Col passare del tempo, ogni terreno può perdere o acquistare valore: basta il cambiamento delle colture praticate, una mutazione della produttività del terreno ed ecco che cambia la redditività dello stesso.
In tutti quei casi in cui i redditi fondiari dei terreni subiscono un cambiamento, il contribuente è tenuto a presentare un’apposita denuncia all’Agenzia delle Entrate per comunicare le variazioni intervenute. Per quelle relative all’anno 2017, resta davvero poco tempo: il termine ultimo per la presentazione delle denunce è il 31 gennaio 2018.
Le modifiche sui terreni possono comportare variazioni del reddito dominicale o di quello agrario. Ai fini IRPEF, la distinzione tra le due componenti del reddito fondiario è la seguente:
- il reddito dominicale è la parte di reddito che remunera la proprietà del fondo e la cui determinazione è effettuata sulla base delle tariffe d’estimo catastali soggette a rettifica decennale, salvo diversa comunicazione; esso è sempre imputato al proprietario;
- il reddito agrario è invece la parte di reddito attribuita a chi conduce direttamente il terreno (proprietario o affittuario).
Nel caso in cui le circostanze siano suscettibili di modificare la capacità reddituale del terreno, il contribuente è tenuto ad effettuare apposita denuncia di variazione all’Agenzia delle Entrate, presentando il cosiddetto modello 26 presso il competente ufficio provinciale, oppure utilizzando il software DOCTE 2.0 e seguendo l’apposita procedura telematica.
La tempestiva comunicazione delle intervenute modifiche sui terreni ha due ordini di conseguenze. Il primo ai fini fiscali: se presentata entro i termini, la denuncia di variazione in diminuzione del reddito fondiario produce i suoi effetti sin dall’anno di riferimento (in questo caso, il 2017); al contrario, la comunicazione di variazione in aumento produce i suoi effetti solo dal periodo d’imposta successivo al cambiamento (2018).
Inoltre, in caso di variazioni in aumento, per la mancata denuncia è prevista una sanzione amministrativa da 250 a 2.000 euro.
Concludendo, si ricorda che sono esonerati dall’obbligo di presentazione della denuncia tutti i proprietari di fondi rustici soggetti a riclassamento automatico. Infatti, coloro che comunicano annualmente l’uso del suolo ad AGEA al fine di ottenere i contributi agricoli non devono presentare alcuna domanda, in quanto è l’ente pagatore a comunicare ogni anno all’Agenzia le proposte di aggiornamento della banca dati catastale.
Una volta recepite tali indicazioni, la PA comunica l’elenco dei Comuni interessati dalle modifiche, mettendolo a disposizione dei contribuenti che possono eventualmente segnalare le incongruenze e richiedere una rettifica.
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