Semplificazione: questo è uno dei temi fondamentali della L. 154/2016, il cosiddetto “Collegato agricolo”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale mercoledì 10 agosto.
Ad oggi, infatti, il settore agricolo presenta un elefantiaco apparato burocratico, fatto di mille enti e di infiniti passaggi formali che rendono spesso difficile la vita agli operatori del settore.
Per cercare di ovviare a tali problematiche, nella L. 154/2016 sono state previste alcune novità che entreranno in vigore a partire dal 25 agosto 2016.
TEMPI DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE
L’art. 4 del Collegato va a modificare l’art. 14 comma 6 del D. Lgs. 99/2004 in materia di semplificazioni amministrative. In forza delle novità normative, per le istanze relative all'esercizio dell'attività agricola presentate alla pubblica amministrazione per il tramite dei Centri autorizzati di assistenza agricola (CAA), in assenza di diverso termine previsto dalle norme comunitarie, la Pubblica Amministrazione o l’ente pubblico economico di riferimento è tenuto ad adottare il provvedimento finale entro 60 giorni.
Precedentemente il termine era di 180 giorni: grazie al Collegato agricolo, quindi, verranno ridotti i tempi per aprire un’azienda agricola.
BANCA DELLE TERRE AGRICOLE
L’art. 16 prevede che, entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge, sia costituita presso Ismea la cosiddetta Banca delle terre agricole.
La Banca ha l’obiettivo di fare un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole disponibili sul mercato, anche a seguito dell’abbandono dell’attività produttiva e del prepensionamento dell’agricoltore.
Di ognuno di questi beni saranno messe a disposizione tutte le informazioni necessarie circa le caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali, nonché le modalità di cessione e di acquisto degli stessi e sulle procedure di accesso ad eventuali agevolazioni.
La banca dati sarà accessibile gratuitamente a tutti gli utenti registrati sul sito di Ismea.
Sempre a proposito di Ismea, l’art. 20 estende le competenze dell’ente, il quale è legittimato ad intervenire finanziariamente a favore di imprese che operano nell’ambito della trasformazione, commercializzazione e logistica dei prodotti agricoli. Oggetto di sostegno possono essere anche aziende della pesca e dell’acquacoltura.
RIDUZIONE DEGLI ENTI
Entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà procedere al riordino e alla riduzione degli enti, delle società e delle agenzie vigilate dal Mipaaf.
In particolare, si dovranno ridefinire le strutture e le loro procedure di funzionamento, riducendo al massimo il ricorso a soggetti esterni all’organizzazione per lo svolgimento delle attività. È prevista anche la razionalizzazione o la soppressione di Agecontrol Spa.
Una quota non superiore al 50% del risparmio ottenuto dal riordino sopra descritto dovrà poi andare a finanziare politiche a favore dell’internazionalizzazione del made in Italy.
Saranno inoltre introdotti gli obblighi di pubblicazione, a cadenza annuale, dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun ente, società o agenzia.
Anche per il settore ippico è previsto un riordino di tutte le competenze ministeriali (compresi i diritti televisivi e le scommesse). È programmata l’istituzione di un organismo a cui verrà affidata l’organizzazione degli eventi ippici, la rendicontazione e la ripartizione delle risorse provenienti dalle scommesse e dai finanziamenti statali.
PROVVEDIMENTI PER IL SETTORE DELL’ALLEVAMENTO E DELL’AGRICOLTURA
Nel Collegato agricolo è prevista poi un’ampia rosa di norme correttive per il settore.
Per il settore animale, la riorganizzazione ha anche l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità e il benessere dei capi, nonché valorizzare le produzioni di qualità (anche dal punto di vista operativo, con la creazione di registri anagrafici e genealogici).
È previsto poi l’obbligo di rendere tracciabile il riso e il suo processo produttivo.
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