Dopo essere più volte rimbalzato tra le due camere del Parlamento, oggi il disegno di legge n. 1328-B relativo al nuovo collegato agricolo potrebbe essere definitivamente approvato al Senato.
L’atto normativo contiene numerosissime modifiche all’ordinamento, modifiche che riguardano gli ambiti più vari del mondo agricolo. Andiamo ora ad analizzarli più nel dettaglio.
Banca delle terre
Entro tre mesi sarà istituita presso ISMEA la banca delle terre agricole. Contestualmente verrà creato un database che sarà accessibile gratuitamente dal sito dell’istituto: qui si potrà avere accesso all’elenco completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole disponibili.
A tal fine, la banca dovrà svolgere in prima battuta una capillare attività di inventario per raccogliere dati da organizzare e pubblicizzare circa le caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei fondi, su modalità e condizioni per la cessione e l’acquisto degli stessi, nonché sulle procedure di accesso alle agevolazioni previste per tali operazioni.
Semplificazioni
Nel collegato ci saranno numerose semplificazioni. Saranno ridotti di un terzo, da 180 a 60 giorni, i termini entro cui la pubblica amministrazione deve adottare il provvedimento dal ricevimento della richiesta del Centro di assistenza agricola.
Non sarà più obbligatoria la tenuta del fascicolo aziendale per i piccoli produttori di olio (produzione inferiore ai 350 kg).
Saranno previste anche nuove regole sui derivati della trasformazione del pomodoro: requisiti, etichettatura, confezionamento, sanzioni.
Introdotte sanzioni fino a 4.000 € per la mancata iscrizione all’Anagrafe apistica.
Nuovi decreti
Il disegno di legge prevede l’adozione di nuovi D.Lgs. da parte del Governo in materia di ricambio generazionale e di affiancamento tra agricoltori over 65 e giovani agricoltori.
Previsti decreti anche in materia di gestione del rischio in agricoltura, volti al riordino degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e per la regolazione dei mercati: l’obiettivo è prevedere appositi strumenti assicurativi e disciplinando i fondi di mutualità per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, ma anche i danni causati dalla fauna protetta.
Prodotti e settori produttivi
Nel collegato agricolo verrà finalmente data la definizione di birra artigianale, ossia “la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”.
Vengono previste norme anche relativamente al comparto del riso, ma anche per i produttori di burro, nonché per il settore della pesca/acquacoltura e i produttori di energia tramite biomasse: per questi ultimi è previsto che i costi legati alle attività di controllo sulla tracciabilità delle biomasse ricadranno sui destinatari degli incentivi.
Sarà inoltre prevista la possibilità di costituire un Consorzio di tutela per tutti i vini liquorosi DOP o IGP.
Enti e Agenzie
Si procederà alla riorganizzazione di Agea e dei sistemi di controllo di Agecontrol. Verranno predisposti ulteriori obblighi di pubblicità, con la pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun ente, società e agenzia vigilate dal Mipaaf.
Verranno stabiliti nuovi criteri di merito per garantire l’indipendenza e l’assenza di conflitti di interesse negli enti di vigilanza.
Saranno inoltre stabilite nuove procedure informatiche per la gestione delle domande di aiuto: il web dovrà diventare l’unico mezzo di acquisizione dei dati dalle pubbliche amministrazioni, che dovranno fornire gratuitamente assistenza a tutti i richiedenti i contributi UE.
L’innovazione e la riorganizzazione sopra descritte dovranno produrre risparmi che saranno reinvestiti in politiche per lo sviluppo e l’internazionalizzazione del made in Italy.
Sistema allevatori
Verrà rivisto tutto il sistema, a partire dalla liberalizzazione delle attività di consulenza. Dovrà poi essere reso libero anche l’accesso ai dati delle imprese per tutti gli organismi pubblici e privati a cui sia concessa la possibilità di fornire consulenza.
Verranno poi riformati i libri genealogici al fine di rendere l’iscrizione dei capi imprescindibile al fine di certificare l’origine del bestiame, anche in un’ottica di valorizzazione delle razze autoctone.
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