Mercoledì 29 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dm 23 giugno 2016 che rende finalmente operativi gli incentivi previsti per le energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Potranno godere di tali risorse economiche gli impianti eolici, idroelettrici, geotermici, quelli solari termodinamici, ma anche gli impianti a biomasse e biogas.
Il budget previsto per tali finanziamenti è di nove miliardi di euro spalmati in venti anni: quindi saranno disponibili circa 400 milioni di euro l’anno; alcuni operatori hanno già segnalato come tali risorse potranno risultare decisamente limitate rispetto alle richieste. Un ulteriore limite sarà posto dalla soglia di spesa statale di 5,8 miliardi di euro che non potrà essere sforata: ad oggi sono già state destinate risorse per 5,5 miliardi.
Per poter accedere agli incentivi sarà previsto un triplo binario:
- Per gli impianti di grandi dimensioni, in grado di produrre oltre 5mW, gli incentivi saranno assegnati attraverso procedure di aste al ribasso differenziate sulla base delle diverse tecnologie finanziate. Il decreto, infatti, garantisce incentivi specifici per ogni fonte energetica.
- Gli impianti di media dimensione, con potenza installata tra 0,5 mW e 5 mW saranno invece inseriti in un elenco specifico, differenziato per tecnologia e saranno finanziati sulla base delle priorità stabilite secondo i criteri che saranno previsti nel bando.
- Infine, gli impianti di piccola dimensione, quelli che producono meno di 0,5 mW, potranno avere accesso agli aiuti presentando direttamente una richiesta al Gse. Tali impianti, inoltre, potranno beneficiare di tariffe di riacquisto, mentre quelli di dimensioni maggiori riceveranno il sostegno sotto forma di premio attribuito tramite una maggiorazione sul prezzo di mercato.
Saranno ammessi agli incentivi anche i soggetti che sosterranno costi per il rinnovo dei generatori esistenti, di qualsiasi dimensione, al fine, ad esempio, di aumentarne l’efficienza ovvero allungarne la vita operativa.
Ora non resta che attendere i bandi che determineranno tempi e modalità per effettuare le richieste di accesso agli incentivi: tali bandi dovranno essere pubblicati almeno 10 giorni prima della data di inizio della presentazione delle domande di partecipazione.
Il decreto prevede che entro il 15 luglio il Gse pubblichi le procedure operative, mentre la scadenza per i bandi relativi al registro e alle aste è fissata per il 20 agosto. L’accesso a tali benefici sarà possibile soltanto fino al 31 dicembre di quest’anno: a partire dal 2017 cambierà tutto.
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