Con i chiarimenti del 24 giugno 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito alcune importanti precisazioni relativamente ai finanziamenti previsti dalla legge Sabatini-ter, destinati all’acquisto di beni strumentali all’impresa.
Tali finanziamenti, le cui domande si sono aperte il 2 maggio, hanno appunto lo scopo di supportare l’acquisizione in leasing o l’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, ma anche hardware e software che possano essere utilizzate nell’ambito della propria attività da parte di piccole e medie imprese, anche agricole.
A tali soggetti viene concesso un contributo da parte del Mise che copre parte degli interessi su finanziamenti bancari. Tale contributo è pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale, con rate semestrali, del 2,75% annuo per 5 anni.
Per poter accedere a tale bonus, l’impresa deve avere la titolarità di una delibera di finanziamento bancario o di leasing di valore compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, finanziamento della durata non superiore ai cinque anni.
Tornando ai chiarimenti del Ministero, è stato precisato che i finanziamenti legati alla Sabatini-ter concessi ad agricoltori possono essere assistiti dalla garanzia ISMEA. Infatti, sulla base di una convenzione tra banche e ministero, è stata espressamente prevista la possibilità che tali agevolazioni alle PMI possano beneficiare di tutti gli interventi di garanzia, pubblici e privati, che siano compatibili con le disposizioni del relativo contratto di finanziamento bancario, nei limiti massimi di aiuto concedibili.
Altro chiarimento fornito dal Ministero riguarda i pagamenti. Siccome la richiesta di erogazione della prima quota di contributo può essere presentata solo dopo il pagamento dei beni oggetto dell’investimento, è fondamentale che l’impresa paghi il fornitore entro i tempi previsti per rispettare le scadenze. Il termine è quello di 120 giorni dalla conclusione dell’investimento, che deve essere compiuto entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
Si ricorda che non sono ammissibili al contributo gli acquisti di singoli beni di importo inferiore a 516,46 euro al netto dell’IVA. Non sono altresì ammissibili le spese relative a “terreni e fabbricati”, così come quelle sostenute per la sostituzione di beni esistenti. Non sono agevolabili nemmeno gli acquisti di macchinari, impianti e attrezzature usati o rigenerati.
Per quanto riguarda le imprese agricole, quindi, si tratta di un’ottima opportunità per agevolare i propri investimenti in beni strumentali: dalle macchine agricole alle serre, numerosi sono gli interventi che possono dare accesso ai benefici previsti.
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