Credito agevolato per sostenere gli investimenti e la crescita tecnologica nel settore dell’agricoltura: così la macchina Ismea torna in moto nell’attività di sostegno ai giovani e non giovani agricoltori.
Diversi i progetti finanziati dall’ente, che vanno ad inserirsi nell’importante progetto Campolibero presentato dal Mipaaf e volto allo sviluppo di numerosi percorsi di investimento nel settore agricolo. Dall’Ismea verranno principalmente due interventi, per un importo complessivo di 160 milioni di euro.
Innanzitutto sono previsti 80 milioni, composti di 30 milioni di finanziamenti nazionali e la restante parte dalla Bei (Banca Europea per gli Investimenti), che verranno concessi come mutuo per la copertura degli investimenti svolti in azienda, fino a 1,5 milioni, massimo agevolabile per ogni singolo progetto. Tali fondi sono destinati al sostegno dell’imprenditoria giovanile.
In particolare, tali risorse verranno destinate per progetti di subentro da parte di giovani imprenditori titolari di società agricole, nonché per progetti di sviluppo e consolidamento aziendale.
Altri 60 milioni, invece, verranno concessi ai giovani imprenditori che vogliano avviare un’attività agricola: in tal caso essi potranno giovarsi di mutui a tasso agevolato della durata massima di 30 anni, mutui che serviranno all’acquisto e alla creazione di nuove aziende agricole da parte dei giovani.
Per tali risorse, uscirà a giorni il bando Ismea, mentre già diversi sono gli strumenti operativi.
Così come lo è la misura del credito d’imposta concesso alle aziende agricole che decidono di optare per un processo di innovazione aziendale volto allo sviluppo e all’avvio di e-commerce.
Per tali soggetti, è previsto un credito di imposta pari al 40% degli investimenti realizzati e il suo ammontare massimo sarà di 50.000 €.
Ai fini dell’accesso a questo contributo, saranno agevolabili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche, tra cui l’acquisto di dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, database e sistemi di sicurezza.
I contributi concessi ai fini di questi investimenti, a differenza dei mutui sopracitati, sono stati previsti dal Mipaaf e sono accessibili a qualunque imprenditore agricolo li voglia richiedere e rispetti i requisiti richiesti dal bando.
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