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La Rivista | nº 00 Dicembre 2018


Il futuro dei pagamenti diretti nella proposta della PAC 2021-2027

del prof. Angelo Frascarelli, docente di politica agroalimentare

Il 1° giugno 2018, la Commissione europea ha presentato al Parlamento e al Consiglio europeo Ie proprie proposte legislative sulla PAC 2021-2027 (COM(2018) 392 final).

Si tratta di un passo fondamentale e decisivo per il futuro della PAC; le proposte della Commissione indicano:

  • i nuovi strumenti della PAC: pagamenti diretti, sviluppo rurale, misure di mercato;
  • gli obiettivi e gli indicatori;
  • i dettagli applicativi sui pagamenti diretti (tipologia e valore dei pagamenti disaccoppiati e accoppiati, agricoltore attivo, capping) sulle misure di mercato (ortofrutta, vitivinicolo,olio di oliva, apicoltura) e sulle misure dello sviluppo rurale.

Le novità sono molteplici, a cominciare dal decisivo ruolo degli Stati membri nel decidere gli strumenti della PAC, con la redazione di un “piano strategico sulla PAC”, i nuovi pagamenti diretti, la convergenza, la possibilità di abolire i titoli, il capping, la nuova definizione di agricoltore attivo, chiamato genuine farmer (agricoltore vero e proprio)

GLI OBIETTIVI DELLA FUTURA PAC 2021-2027

La futura PAC sarà incentrata su nove obiettivi generali (tre economici, tra ambientali e tre territoriali) che riflettono l’importanza economica, sociale e ambientale della politica:

  1. sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza in tutta l’Unione per rafforzare la sicurezza alimentare;
  2. migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione;
  3. migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore;
  4. contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile;
  5. promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria;
  6. contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi;
  7. attirare i giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali;
  8. promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile;
  9. migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti sani, nutrienti e sostenibili, nonché il benessere degli animali.

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