Il sostegno settoriale all’olio di oliva e alle olive da tavola rimane confermato anche nella PAC 2023-2027, ma cambia radicalmente il criterio di erogazione.
L’obiettivo di questo sostegno è l’efficientamento del settore attraverso l’azione delle OP e delle AOP riconosciute, le quali, tramite i programmi operativi di durata triennale, dispongono di azioni collettive per il raggiungimento di obiettivi di competitività, qualità e sostenibilità.
La dotazione finanziaria dell’Unione è di 172,95 milioni di euro annui per il periodo 2023-2027, di cui 34,59 milioni di euro annui per l’Italia.
Le modalità attuative sono simili a quelle dell’OCM ortofrutta e prevedono un sostegno rivolto ai programmi operativi delle OP e AOP e non più ai programmi di attività triennali.
Il sostegno comunitario al settore viene commisurato al valore della produzione commercializzata (VPC) dalle OP/AOP, con un massimale d’aiuto decrescente nel tempo:
- 30% del VPC nel biennio 2023-2024;
- 15% nel 2025-2026;
- 10% dal 2027.
Le risorse vengono utilizzate per finanziare tipologie di intervento funzionali al raggiungimento di obiettivi settoriali, che sono:
- pianificazione e organizzazione della produzione, adeguamento della produzione alla domanda (in particolare in termini di qualità e quantità), ottimizzazione dei costi di produzione e della redditività degli investimenti e stabilizzazione dei prezzi alla produzione;
- concentrazione dell'offerta e immissione sul mercato dei prodotti, anche attraverso la commercializzazione diretta;
- miglioramento della competitività a medio e lungo termine, in particolare attraverso la modernizzazione;
- ricerca e sviluppo in materia di metodi di produzione sostenibili, compresa la resistenza agli organismi nocivi, la resistenza alle malattie degli animali, nonché alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi, pratiche innovative e tecniche di produzione che diano impulso alla competitività dell'economia e rafforzino gli sviluppi del mercato;
- promozione, sviluppo e attuazione di metodi e tecniche di produzione rispettosi dell'ambiente; di pratiche di produzione resistenti agli organismi nocivi e alle malattie; della riduzione dei rifiuti nonché dell'utilizzo e della gestione ecocompatibili dei sottoprodotti, inclusi il loro riutilizzo e valorizzazione; della tutela e del miglioramento della biodiversità, nonché dell'utilizzo sostenibile delle risorse naturali, in particolare protezione dell'acqua, del suolo e dell'aria;
- contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi;
- incremento del valore commerciale e della qualità dei prodotti, grazie fra l'altro al miglioramento della qualità e allo sviluppo di prodotti con denominazione d'origine protetta o con indicazione geografica protetta o coperti da regimi di qualità dell'unione o nazionali riconosciuti dagli stati membri;
- promozione e commercializzazione dei prodotti;
- prevenzione delle crisi e gestione dei rischi, al fine di prevenire e affrontare le perturbazioni sui mercati del settore pertinente;
- miglioramento delle condizioni di impiego e garanzia della conformità agli obblighi dei datori di lavoro nonché alle prescrizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il sostegno è concesso come rimborso dei costi ammissibili nei limiti previsti, dal 50% al 75%, in funzione degli obiettivi. L’Italia assicura il finanziamento complementare dei fondi operativi fino ad un massimo del 50% dei costi non coperti dal finanziamento comunitario.
Prof. Angelo Frascarelli
Dott. Luca Palazzoni
©RIPRODUZIONE RISERVATA